giovedì 31 maggio 2007

Szymborska - Qualche parola sull'anima

L’anima la si ha ogni tanto,nessuno la ha di continuo, per sempre.
Giorno dopo giorno,anno dopo anno,possono passare senza di lei.
A volte nidifica un po’ piu’ a lungo,sole in estasi e paura dell’infanzia,
a volte solo nello stupore dell’essere vecchi.
Di rado ci da una mano in occupazioni faticose,
come spostare mobili, portare valige
o percorrere le strade con scarpe strette,
quando si compilano moduli,si trita la carne,
di regola ha il suo giorno libero.
Su mille nostre conversazioni partecipa ad una,
ed anche a questo non necessariamente,
poiche’ preferisce il silenzio,
quando il corpo comincia a dolerci e dolerci,
smonta di turno, alla chetichella,
e’ schifettosa,
non le piace vederci nella folla,
il nostro lottare per un vantaggio qualunque
e lo strepito degli affari, la disgusta,
gioia e tristezza non sono per lei due sentimenti diversi,
e’ presente accanto a noi solo quando essi sono uniti.
Possiamo contare su di lei
quando non siamo sicuri di niente e curiosi di tutto,
tra gli oggetti materiali le piacciono gli orologi a pendolo e gli specchi,
che lavorano con zelo anche quando nessuno guarda.
Non dice da dove viene e quando sparira’ di nuovo,
ma aspetta chiaramente simili domande.
Si direbbe che
cosi’ come lei a noi,
anche noi siamo necessari a lei,
per qualcosa. un po' di voce

ed ora...Entra nell'anima e ascolta


"Dedicato a tutte quelle che cercano un pezzetto di anima nei posti piu' strani, piu' impervi, e distrattamente non s'accorgono che stanno cercando loro stesse nei luoghi piu' lontani da dove realmente sono. Oggi ho smesso di cercare e ho guardato nello specchio..." (TIA LORI)







lunedì 28 maggio 2007

Wislawa Szymborska


Non ci sono domande più pressanti delle domande ingenue.

E' fitto e intricato il ricamo delle circostanze.

Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l'ho fatta mia.
Felice, ho ingoiato una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi.




Bnin 2 luglio 1923. (il due luglio e' il giorno in cui la Terra e' piu' lontana dal Sole... Wislawa e' arrivata all'anima con altri mezzi, allora...)

domenica 27 maggio 2007

Un sabato di sole

C'era il sole quel giorno
un sole abbagliante
sulle strade sulle cose sulle case sulle automobili
che rallentavano la sua corsa verso il centro.
La' stava andando.
C'era il sole lungo corso Valdocco
La nonna col nipote e le buste della spesa
La ragazza di colore e la scelta delle scarpe
Un signore con la pipa la guardava.
Di sabato c'e' un sacco di gente
nel mercato che rallenta la sua corsa verso il centro.
La' stava andando.
C'era il sole nel suo sorriso
Un sole abbagliante
Lo tenne a mente
tutto il tempo
tutto il tempo per non dimenticarlo mai
Lo tenne con il numero del bancomat
e la lista della spesa.
C'era il sole nella sua mente
Lo tenne sul como' in autunno e in inverno
per guardalo prima di dormire
C'era il sorriso sulla sua bocca
prima di dormire
Un mattino come altri
rimise i pensieri nella sua testa
ma non vide piu' il sorriso.
Al suo posto sul como'
solo lacrime non sole
Il sorriso non c'era piu'
al suo posto sul como'
solo lacrime.
Da sole.
Restarono.
Al mercato in primavera
non vendono sorrisi
solo frutta scarpe e pipe dei signori
Non sorrisi.
"Si richiudono nei gusci"
come le perle, penso'...
Con gli occhi chiusi
dalla mente riprese quel sorriso
da dove l'aveva tenuto
assieme al bancomat e la lista della spesa.
Il sorriso ritorno'
il sole ritorno'.
Resto' con gli occhi chiusi per mille anni ancora.

giovedì 24 maggio 2007

L'innamorato che aspetta

La notte era trascorsa a fatica, fortuna che l'aria era tiepida, e un leggero venticello accompagnava la sua insonnia. Guardava la finestra chiusa e il cuore si stringeva perche' immaginava che lei, la sua amata, avesse oramai rinunciato a rendere libero il suo cuore.
Nessuna luce a quella finestra illuminava il suo timore, nessuna speranza lontana gli dava il conforto di una attesa che non si rivelasse invana.
L'avrebbe aspettata ancora, 97 giorni e 98 lunghe notti, cercando di ricordare ogni dettaglio di lei, dei suoi occhi, del suo sorriso. La sua unica forza.

24 maggio 2003


La scatolina prendeva forma attraverso le tue parole, Sam, attraverso quel confronto quotidiano che ha fatto si' che riconoscersi e riconoscerti fossero una cosa sola. Intatti tutti i momenti di gioia, le risate, il Rapo, Arezzo e le sue viuzze, le chiarine della giostra saracena, e ancora le lunghe nottate a parlare, a leggere, a ridere di gusto, gli incontri clandestini con la complicita' che solo una grande intesa puo' regalare, la musica: Seta, La cura, I giardini che nessuno sa, le fughe dopo il tennis, l'estate, nel giardino di casa tua, in tanti ad animare il nostro silenzio pieno di tutto. Sam, nel persempre. Sam, nel mio cuore.


24.05.2007

mercoledì 23 maggio 2007

Erano trascorsi....

...due giorni e due lunghe notti, a fissare con amore il tempo senza di lei. L'innamorato si stringeva tra le proprie braccia, specie di notte, quando la mancanza di lei si faceva piombo. Era di nuovo mattino, un nuovo giorno, che sarebbe trascorso senza il suo sorriso. La sua amata certo lo pensava, all'interno dei muri della casa in cui si era chiusa, forse le mancava il sorriso di lui, le sembrava quasi che lei potesse parlargli del suo dolore...
A volte, invece, doveva ricacciare con forza il pensiero che lei si sarebbe potuta abituare alla mancanza di lui e che quella finestra, alla fine, sarebbe rimasta chiusa.
Che dolore!Che fitta al cuore...Doveva cacciare la paura di perderla, voleva credere in lei!E per farlo ritornava al suo sorriso, alla sua dolcezza. Chiuse gli occhi sul sole gia' alto nel cielo e su quel sorriso trascorse il suo giorno...


...98 ancora e 99 notti, interminabili, senza di lei

martedì 22 maggio 2007

100 giorni 100 notti

Il giorno trascorse lento lentissimo sotto la sua finestra. La notte sarebbe stata piu' facile, pensandola li' a dormire, magari sognando l'amore. La notte sarebbe stata piu' facile forse perche' avrebbe chiuso i suoi occhi su quel sorriso, e l'avrebbe sognato, l'avrebbe guardato, l'avrebbe accarezzato nel sogno.Chiuse gli occhi e non volle sentire null'altro che il fruscio dei suoi capelli tra le sue dita.Senza pensare se mai l'avrebbe vista affacciata a quella finestra...

lunedì 21 maggio 2007

Una lunga storia d'amore

Quando ti ho vista arrivare
bella così come sei
non mi sembrava possibile che
tra tanta gente che tu
ti accorgessi di me.
È stato come volare
qui dentro camera mia
come nel sonno più dentro di te
io ti conosco da sempre e ti amo da mai.
Fai finta di non lasciarmi mai anche se
dovrà finire prima o poi
questa lunga storia d'amore
ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai.
Fai finta che solo per noi due passerà
il tempo ma non passerà
questa lunga storia d'amore...
Ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai
È troppo tardi ma è presto se tu te ne vai.
G. Paoli

sabato 19 maggio 2007

....e TUNK! nato il 2 febbraio...

..Ma quant è bello? L'Italiano TUNK, un buffo esemplare di orso dagli occhiali (Tremarctos ornatus) nato a Bussolengo, in provincia di Verona (http://www.parconaturaviva.it/news1.php), è un'altro bellissimo regalo di questa straordinaria natura!
Una specie di risposta italiana al "cugino" tedesco KNUT. Il Bianco Knut e il nero Tunk...
Nella foto a sx è con la mamma Bahia. Alla nascita pesava mezzo chilo!
Bellissimo!

Un omaggio a 5 dicembre e a Marco


Eccolo qui, il piccolo Knut, l'orsetto piu' famoso del mondo, che ha strappato sorrisi, lacrime e migliaia di scatti fotografici a bimbi e ad adulti.



La sua storia e' ormai nota a tutte le latiudini del globo. Ed e' una storia tenera.Non e' adorabile?





teneramente dedicato ai nati il 5 dicembre e a Marco.


venerdì 18 maggio 2007

L'amore...

Un dialogo a piu' voci, quello sull'amore. Non ce n'e' una che dica piu' o meno la stessa cosa...Chi dice che l'amore è una condizione necessaria per vivere la vita, chi parla (spesso senza accorgersene) di Bisogno, chi dice che l'amore non ha eta', chi dice che "senza amore non sa stare", chi parla di amore non prescindendo dall'atto di amare, chi vede nell'amore il segno della continuita' (costi quel che costi)....Ma nessuno mi ha spiegato che cos'e' l'amore. Ricorro a Vinicio, che con due passi di ballo, suadente e cadenzato, con voce roca da alcol e fumo, con suoni graffiati e stirati e avvolti come spirali di fumo, mi dice dell'Amore...Anzi, anche lui si domanda
"Che cos'è l'amor..." http://spazioinwind.libero.it/lalcova/camera_a_sud.htm

PER TE
(24/01/2007 h:11.50)

Nel mio cuore
l’ombra di una felicità
che ha la tua forma.
Ti penso,
normale
come il cucchiaino nel mio caffè,
come quando cerco gli occhiali
sul comodino
e il mondo con essi riprende i suoi contorni.
Sei dentro ai gesti consueti
Sei nella mancanza di te
Se solo mi rendo conto che non ci sei.
L’amore che non ha paura
è l’amore che vive
Il mio si nasconde.
Perché… ha paura!
Benvenute lacrime
Beate
Solcate le mie guance perché
Finalmente
Piango per amore!

L.B.

Il Bacio (Gustav Klimt)



"...dualità di principi vitali che si fondono, in un reciproco scambio di sensi e amore infinito, fissato nell'attimo di compenetrazione spirituale attuata dall'atto del dare e del ricevere..."
(C. Tilloca, Klimt, Il Bacio: l'estasi dell'abbandono ovvero il non-tempo dell'amore, in "XÁOS. Giornale di confine", Anno I, n.2 luglio-ottobre 2002, URL: http://www.giornalediconfine.net/n_2/art_9.htm)

JUVE IN A..lex Del Piero!

Un anno calcistico particolare, questo 2006/2007! Avviato (si temeva anche lo slittamento della data d'inizio!) tra mille polemiche, numeri, sconti di pena, Tribunale Sportivo, Civile, cause, controcause, defezioni, svendite, vendite, riqualificazioni, penalizzazioni...si chiude invece con il benestare di tutti, come dire "a tarallucci e vino", o all'italiana, che tanto rende uguale.Tutti hanno avuto qualcosa: l'Inter lo scudetto, il Milan la finale di Champions, la Roma la coppa Italia (fino all'altro ieri non se la filava piu' nessuno - la coppa Italia, intendo - e l'altra sera invece sembrava di dover assistere alla finale dei Mondiali... Boh...) e la Juve la serie A. Le squadre inseguitrici, beh...a loro la soddisfazione di avere visto la blasonata Signora scendere dal suo trono, sporcarsi di terra e fango, prendere calci (anche quelli veri...) e giocare in B, contro l'Albinoleffe, o il Frosinone, o il Cesena. Soddisfazione che ha accontentato tutti quelli che non tifano Juve. Si' perche' la Juve o la odi o la ami. Io sono parte di quel popolo di 'blasonati' che all'occorrenza sanno giocare con la terra, sporcasi di fango e sudore e poi ricomporsi. Come le vere Signore. Ora che tutti hanno avuto una fetta di gloria...si potra' ricominciare a giocare sul serio? E non per avere un campionato (tanto quello di A quanto quello cadetto) dove tra la prima e l'ultima classificata c'e' un abisso? Un campionato piu' equilibrato, serio, dove gli arbitri possono si' sbagliare (sono umani non umanoidi) ma se lo fanno per tre volte vengono, come dire, messi in stand by per schiarirsi un po' le idee (cosi' evitiamo pericoli di ammiccamenti pericolosi...), dove la quotazione in borsa si difende coi risultati reali, guadagnati sul campo, e non raccattati per compromissioni (e ammiccamenti -vedi sopra-) o perche' ti regalano una pezza di stoffa da cucirti sulla maglia. Cose comunque senza valore. E lo sanno bene tutti. Allora?Torniamo a giocare sul serio?
Bene comunque ha fatto questo passaggio in B alla Juve e soprattutto agli Juventini. La squadra ha imparato a giocare su terreni aspri, a volte scorretti (piu' per inesperienza che per cattiveria, quella sta in A putroppo), a volte beffardi. Ha imparato a fare forza su giovani leve che altrimenti non avrebbero mai avuto un momento di gloria; e sarebbe stato un vero peccato, perche' non avremmo mai conosciuto talenti come Marchionni (bravissimo), Marchisio, Chiellini (malgrado in molti lo criticano e' un gran difensore e ha talento), tanto per citarne qualcuno. I tifosi, dal canto loro, hanno calato la cresta e si sono addirittura trovati a sfilare in corteo per la "loro" (era ora!) Juve.
Credo che pero' non durera' molto. Il business (come dice il Mavco, vevo...) e' business. Buffon avra' gia' la valigia pronta (oggi non s'e' fatto nemmeno la barba!Sembra uno divorato dal dubbio...Epparti, e falla finita!), la concorrenza su nuovi acquisti sembra tosta...Beh, vedremo.
Intanto, mi concedo un grande applauso tutto per il mio capitano, anzi CAPITANO, preferito. Sperando che la sua passione, la volonta', la classe e lo sprone, non smetteranno mai di alimentare il suo bellissimo gioco. Ho creduto nelle sue capacita' anche quando tutti, specialmente gli juventini, i piu' crudeli e impietosi, voltagabbana e pronti a vedersi al primo czxzc che passa (Ibraimovich, per esempio, ma ancor prima Vieri, ve lo ricordate quand'era all'Inter: "alla Juve? Mai!" e baciava la maglia nerazzurrra, squadra che l'ha scaricato dopo poco. Adesso sta elemosinando un posto nelle "maggiori".. ) lo davano per finito. Un record, il suo, di presenze e di gol, aggiungerei di intelligenza e classe, di pazienza e di serieta'. Un talento vero. Alex e' davvero un bravo giocatore e sono solo felice che sia nella/della/con la Juventus.

"Orgoglioso di questa Juve" parla Alex del Piero, per Alice Sport:
http://sport.alice.it/it/cmc/calcio/200720/cmc_109651.html

"1911 Classe di Ferro" così diceva tuo nonno

18 maggio 1911 Buon compleanno nonno, ovunque tu sia.

LA MONTAGNA

Ho visto la montagna
quest'oggi
dal piazzale del supermercato
mentre la borsa della spesa
pesava nella mano
candida e dolce nei colori
troneggiava
sul quel misero sky line
che di metropolitano
ha solo gli aerei rasotetti...
Ho preso una bottiglia
d'acqua
e l'ho aperta
mentre mille bollicine anidre
mi lavavano la mano.
Ho bevuto un sorso
per allontanare
la puzza della strada...
E riguardavo la montagna laggiù,
in trasparenza
con la coda dell'occhio.
Sembrava mi guardasse anche lei.
Sembrava
con la voce del vento
portarmi un sorriso
pietoso caro malinconico...
Mio nonno forse.
Mio nonno è quella montagna
solo vino buono
altro che bottiglia
di acqua
di plastica
di bollicine finte.

Buon compleanno, nonno amato.

Il primo giovedì da blogger...

...mi fa sorridere.
Mi fa piacere.
E' bello scoprire qualcosa di nuovo, nascosto in quella parolina "commenti".
Scoprire un pezzettino di qualcuno che gia' conosco ma che mi sorprende con quella parola in piu', non detta prima, in questo nuovo comunicare.
Comunicare.
E' la cosa piu' importante di tutte.
Sa trasformare la normalita' in qualcosa di speciale,
e le cose speciali, meravigliosamente diventano...normali!

E' bello scoprire ogni volta di essere capace di sorprendermi.
Non sara' mai abbastanza.

Grazie.
Merci.
Thanks.
Gracias.
Di cuore.

giovedì 17 maggio 2007

Teatro Comunale di Rivara


Un po' di storia del Teatro Comunale di RIVARA
dove ci esibiremo il 25/26 maggio 2007. Non è un gioiellino?
(testo gentilmente concesso da "PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA" http://www.piccolamagnolia.it/teatrorivara.php )
"...in fondo alla Piazza troviamo il Teatro Comunale che originariamente costituiva l'unico stabile posseduto dal nostro comune, entro l'abitato e consisteva in una vasta camera a piano terreno con la porta corrispondente al presente portone d'ingresso. Lo stanzone serviva in quei tempi per l'unica scuola del paese ed anche per sala del consiglio comunale. Lo spazioso camerone servì pure, e per qualche anno, da teatro. Sul principio del 1800, grazie all'intervento artistico di alcuni giovani che con le loro rappresentazioni teatrali raccolsero notevoli incassi incrementati dalle somme offerte da generosi oblatori si diede mano alla costruzione di un teatro nel verso senso della parola. Sull'accennato camerone si costruì il palcoscenico e i camerini degli attori. Nel 1875 si modificò l'intero locale cambiando la posizione del palco tant'è che l'elegante teatro ci fu invidiato per molti anni da paesi molto più popolosi e ricchi del nostro. Dopo anni di abbandono il teatro, grazie ad un intervento di ristrutturazione e restauro, ha riaperto i battenti tornando ad essere un punto di riferimento per artisti anche di fama nazionale. La bella porta che dà accesso al teatro apparteneva all'antica Chiesa del Castello e fu donata dalla famiglia Ogliani. Dell’antico teatrino restano intatti il sipario dipinto, realizzato dalla scuola del Pittara, e lo stemma con la data 1875".
Un Grazie a Giorgia Cerutti

mercoledì 16 maggio 2007

Senza Titolo - Il debutto


Un momento magico...
Estate 2006, nella suggestione di Torre Canavese, piccolo gioiello da visitare in provincia di Torino, c'eravamo noi, ai piedi della torre, con la luna alta piena rotonda e luminosa a fare da lampione sulla Terrazza Belvedere, dove la valle si stendeva come un tappeto erboso e soffice.
Con me, i miei compagni di avventura:
Alessandro, Antonio, Fabrizio, Franca, Livio e Tonino.
Unforgettable!

Spettacolo imminente

E' uno stato di falsa quiete, quello che s'impossessa di me prima di uno spettacolo. Non devo pensare. Lascio con indifferenza qualunche pensiero mi attraversa la mente in merito allo spettacolo. Non mi interessa. Tempo due minuti e zac!Un tremore sottile alla bocca dello stomaco mi fa desistere dall'improbabile proposito di fingere una tranquillità che non ho. Chi fa teatro lo sa. Chi non lo fa...si perde una sensazione unica. Provare per credere.
Comunque, per chi volesse capire di cosa parlo:
TEATRO DI RIVARA (a Rivara, prov. To) il 25 e 26 MAGGIO. Ore 21.
LABottega del TEATRO e IT.ART presentano due atti unici da non perdere. Musiche rigorosamente dal vivo, vive e bellissime!

Siete invitati dalla protagonista. Chiamatemi CAPOCOMICO, fa lo stesso.

Disco rotto

Ci sono mattine in cui mi alzo con una canzone in testa.
Non c'è verso di interromperla, malgrado faccia mille tentativi, pensando profondamente ad altro, cantando altre canzoni...
Ma non succede nulla. Lei, l'altra canzone, continua a cantarmi in testa come se avesse una vita propria. S'impossessa di me rubandomi una parte di mente, facendosi comunque sentire.
Ho creduto si trattasse di amore.
Sarà così?