martedì 3 luglio 2012

La lettera di Alessandro Del Piero - 30 giugno 2012


(Ciao Alex, grazie per questi meravigliosi, sofferti, bellissimi ed unici diciannove anni)

"Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi.

Non è una notizia, ma sapere che è “ufficiale” fa comunque effetto. Per me non è un momento triste, non c’è rimpianto né nostalgia. Non più. Perché in questi giorni ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è successo nella mia ultima stagione in bianconero, poi di lì tornare indietro, e rivivere il più bel sogno che avrei potuto sognare.

Tutti i ricordi, tutte le gioie, tutti i trionfi e – per dirla tutta – anche qualche recente amarezza… oggi tutte queste immagini mi passano davanti e a un certo punto si appannano e si dissolvono in quell'abbraccio meraviglioso della mia ultima partita a Torino. Quella è la fotografia che racchiude tutto, l’istantanea che voglio portare sempre con me, quella che dal 13 maggio mi si è stampata nel cuore. Incancellabile.

Qualche tempo fa, prima di partire per le vacanze, ho svuotato il mio armadietto a Vinovo e, uscendo dal campo d’allenamento, mi sono fermato là dove per molti mesi mi avete aspettato voi per un una foto, un autografo, un saluto… sotto la neve, il gelo, la pioggia, il sole che picchia. Ma questa volta sono io a salutarvi e a ringraziarvi, come voi avete fatto con me.

I giocatori passano, la Juventus rimane. Rimangono i miei compagni, ai quali auguro il meglio: tiferò sempre per loro. Rimanete soprattutto voi tifosi, che siete la Juventus. Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la “10” che da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il mio. Sono felice per chi la indosserà l’anno prossimo, sono felice che da qualche parte – in Italia e nel mondo – qualcuno sta sognando di indossarla. E sarei orgoglioso che volesse ripercorrere la mia storia, come io ho fatto con altri campioni, altri esempi, altre leggende.

Da domani non sarò più un giocatore della Juventus, ma rimarrò per sempre uno di voi.

Adesso comincia un’altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa.

Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto."

sabato 16 giugno 2012

Mamme di marzapane - Pina Ranno


Dopo anni di incitamenti, di battaglie tra la voglia di lasciar svanire i sogni e quel flebile ancoraggio agli stessi, per tentare di sopravvivere, dopo fughe dalla realtà anestetizzando il dolore del vivere e scorci di sorrisi negli occhi dei suoi figli, nella luce del suo mare, nella sincerità dell'affetto di una manciata di amiche, la mia Sorellona Pina Ranno ha pubblicato finalmente il suo Romanzo. Ed io sono molto felice per come la vita, nei suoi meravigliosi e insondabili misteri, sappia ogni volta stringere il mio cuore e sorprendermi. 

Grazie amica mia per aver dato retta alla tua meravigliosa anima!
"ho bussato alla porta di quell'affetto materno finché le nocche hanno resistito. Sognavo di entrare nel suo mondo irreale, ma non ho trovato il sentiero, forse era coperto dalle sterpaglie del suo dolore, forse quell'ingresso era vietato proprio a me,alla mangianuvole che non le somigliava per nulla..."


MAMME DI MARZAPANE - Pina Ranno - Ed. L'autore Libri Firenze.


mercoledì 16 maggio 2012

Le cose che amo

Amo le cose leggere. 
Amo le carezze.
Amo le parole.
Amo commuovermi.
Amo l'odore dell'erba tagliata.
Amo l'odore della cipolla fritta.
Amo il profumo del dopobarba di papà.
Amo le gocce di mare in faccia.
Amo i cani che corrono.
Amo i gatti sdraiati al sole.
Amo i vecchietti sulle panchine.
Amo le vecchiette che parlano sul marciapiede.
Amo il suono della campana della Chiesa.
Amo la musica classica.
Amo la voce baritonale di Paolo Servidei.
Amo pensare che io l'ho conosciuto e amato.
Amo il sorriso dei bambini neonati.
Amo le mani dell'auto ostetricia dell'ospedale di Parigi.
Amo le cene con Nati, Lilla e Claudia.
Amo il lettone con Tanella.
Amo guardare Del Piero che gioca.
Amo rileggere dopo anni ciò che ho scritto.
Amo la determinazione di mammina.
Amo la mia mammina.
Amo pensare alle risate per caso.
Amo sfidare i luoghi comuni.
Amo sfidare anche quelli non comuni.
Amo le canzoni che piacevano a nonna.
Amo canticchiarle per lei.
Amo la pioggia.
Amo la pioggia mentre c'e' il sole.
Amo l'arcobaleno.
Amo Renato Zero.
Amo il mio amico lontano.
Amo la mia amica lontana.
Amo la distanza che si fa piccola piccola.
Amo con fiducia i miei nipoti.
Amo divertita e speranzosa le mie nipoti.
Amo riconoscere la bontà e commuovermi.
Amo le persone buone.
Amo quello che ho.
Amo quello che ho.
Amo quello che ho.

martedì 7 febbraio 2012


C'è chi ha la convinzione che si tratti di ... Cultura.