domenica 12 novembre 2017

Destiny. Your destiny full of love.


Quando sei arrivato non pensavo di te nulla. Eri tra gli altri. 
Nei giorni successivi, ogni volta che tu eri presente, i miei occhi si concentravano su di te. 


Il tuo volto, bambino e adulto, i tuoi modi, scontrosi e protettivi, il tuo fare da piccolo scugnizzo, non so cosa fosse, ma finivo sempre col guardare te. 
Tu che portavi negli occhi il tuo carico - invisibile a chissà quanti -di dolore, di maltrattamenti, di povertà, di violenza. 
Qualche minuscola cicatrice sul tuo viso ne era forse la traccia piu' evidente, se non ci si soffermava a guardarti un po'. 
E' stato un grande regalo l'averti incontrato. 
Aver trascorso con te qualche tempo, in cui hai imparato ad abbracciarmi ogni volta che mi vedevi, a chiedermi qualche gioco, a dirmi tutti i No che finalmente ti potevi permettere, è stato per me davvero un grande regalo. 
Tu e la tua dolce scontrosità sono piantate nel mio cuore. 
Ed ora che sei prossimo ad un nuovo trasferimento, nella prosecuzione del tuo lungo viaggio, non sono riuscita a trattenere le lacrime. 
Spero per te ci sia una vita intensa di gioia e realizzazioni, giochi e risate.
Sono qui che guardo il tuo disegno per me, che ha riempito il foglio intero. Aereo che lancia le bombe, carro armato che mitraglia l'aereo, un castello preso d'assalto da cavalieri e catapulta...
Poi, però, giro il foglio e li' hai disegnato due cavalieri che duellano con la spada, e sopra uno di essi, accanto al tuo nome, hai disegnato un bel Cuore.
Il tuo, ne sono certa.
Avrei voluto fare anche quest'anno con te e gli altri bimbi l'albero di Natale. 
Ciao piccolo ometto. Arrivederci.