Libero è chi non è prigioniero e non ha restrizioni.
La libertà è agire e pensare in piena autonomia, secondo le proprie scelte.
Si può lottare per questo? In un mondo perfetto...no. Perchè l'essere umano e la sua libertà sarebbero cosa sola.
In questo mondo invece si'. La condizione di sopravvivenza del nostro essere-proprio-come-siamo- dipende tutta dalla lotta per preservare, se non addirittura conquistare, la nostra libertà.
Alcuni ce la fanno. Altri s'impegnano strenuamente. Altri non se ne curano. Quest'ultimi sono gli stessi che rendono ancora piu' difficile il lavoro ai primi due. Glielo complicano con il loro menefreghismo nei confronti di tutti gli altri. Glielo vanificano con la strafottuta convinzione che Avere è meglio che Essere.
Ma alcuni dei lottatori ce la fanno, oltre ogni ostacolo, superando perfino loro stessi, oltre la loro vita...Radicati nel cuore di altri continuano una guerra, che e' una guerra senza sangue ma fatta col sudore della fronte e con le lacrime, con l'osservazione del mondo attraverso gli occhi degli altri -miseri, bambini, indifesi, emarginati -, una guerra di manifestazione, una guerra di appartenenza, una guerra per vivere, fatta anche per gli altri. Soprattutto.
Ci sono persone che lasciano orme profonde al loro passaggio. Sono i poeti della vita, quelli che cantano con rabbia se necessario la voglia di vivere liberi.
Quelli che quando passano lasciano alle loro spalle un buon profumo.
