giovedì 18 settembre 2008

Tribute to Zitella's sound and Piscioscio. Special guests: Teresa & Friends. Complice un mare meraviglioso.

Dal Piscioscio alla vita di tutti i giorni. Non e' stato facile. Anzi, non è facile!
Ho ancora la sagoma svolazzante delle frange dell'ombrellone disegnata nei miei occhiali, mentre Teresa soprannominata "rosannacancellieri" (per il suo modo cosi' impostato di snocciolare con dizione piucchepperfetta!) , mi indica la strada piu' breve per descrivere cio' che vediamo. Usando il dialetto, per l'appunto. E "piscioscio" fa parte di quel lessico immediato che ho appreso nei languidi pomeriggi pugliesi, sotto al sole dispettoso della Controra, che ci guardava, pero', con simpatia visto che eravamo le sole a gustarcelo con allegria.
Noi e quel tizio li', quello del Piscioscio, appunto...
Ho avuto anche modo di capire, forse (ma mi appello ai piu' autorevoli accademici, magari della Crusca...), l'origine del nostro settentrioneggiante dire "Che pizza!" , credendo magari di essere raffinati quanto basta per non dire....di peggio! Provate a domandare cos'è la "pizza" in quel di Puglia! Non è...diciamo, da "raffinati"! Provare per credere, miei cari!
E se non vi bastano le mie parole, provate a guardare in quell'acqua trasparente del mare...Sul fondo, tra gli scogli e la sabbia, troverete le cosiddette "pizze marine". Indovinate come sono. Non vi dico altro.

Volgo lo sguardo verso Teresa che conta le conchigliette nella manciata di sabbia che ha tra le mani...E continua con il suo lessico autoctono, in parte, come mi confermeranno gli altri, improvvisato, tra il reale e la sua fantasia vivace...Struncajone, strafajone, stuetico, scarcagnulu...E quando dissi: "Ma anche voi avete caldo?" - lo so, domanda sciocca detta al 16 d'agosto in pieno meridione d'Italia, con circa 40 gradi...- la oramai MaestraTeresa incalza con il suo: "..:Eh si', c'e' faugna...".
Eh???

La faugna e' quel caldo che ti si appiccica sulla pelle senza quasi lasciarla respirare...Se dicessimo "Afa", che e' lo stesso, non rende...La Faugna sembra gia' un animale mitologico che, con alito bollente, sottrae l'aria a noi comuni mortali, strappandoci l'anima! (meglio se lo pronunciate con la U molto luuuuuuga!).

Fortuna che giorni di faugna non ne ho patiti piu' di un paio. Il cielo, il mare, quella brezza costante sulla pelle, tra i capelli, i sorrisi della gente, le risate delle amiche e degli amici, hanno reso meravigliosa una Terra che certamente non aveva bisogno di presentazioni ulteriori, e che a me si e' presentata con tutta la sua prepotente selvaggia bellezza.

E poi...poi il rientro.
Non facile. Tra nubi minacciose di pioggia, di questo norditalia sempre sull'orlo di una crisi di pianto, non e' stato facile.

Ce fueco!

Un abbraccio pieno di gratitudine, per giorni indimenticabili, a tutti quei sorrisi che ho incontrato, in serate sotto le stelle, danzanti tra tamburelli e violini, tra frenetici salti e giravolte di gambe giovani e snelle, di quelle piu' sapienti delle anziane donne e di quelle dei bambini attenti ad imparare... Suoni odori volti sorrisi che mi hanno innamorata, vorticosamente, trascinandomi inesorabimente nella bolgia, senza avere il tempo di imparare, senza pensare, proprio come quando si vive una forte passione, trascianata dalla zitella assieme a tutti gli altri, come tutti gli altri!
Che meraviglia!


12 commenti:

Anonimo ha detto...

"prepotente selvaggia bellezza". in una parola Sud. ma non tutto il sud. devi cercarlo, devi essere anche in grado di riconoscerlo, annusarlo e tentare di portartelo dietro per tirarlo fuori nei giorni più grigi. Guarda, il raggio di sole che taglia in due una pianta di fichi, "i fichiniani", così si dice a Diamante. Partenza per torino. Binario due. Ciao prepotente selvaggia bellezza. Ciao Lory.

TIA LORI ha detto...

:-(
Gia'..messi nell'angolo bello della casadidentro i suoni e i colori dell'estate possono essere ripescati con dolce malinconia nei giorni pigri grigi e stanchi. Aspetto con trepidante attesa gli accesi fuochi dell'autunno.
Ciao Matrix

pollon ha detto...

Ogni volta che guardo il tuo viso mi viene voglia di uno di quegli abbracci che nessuno mi dà mai...forse perchè nessuno può darmeli così.
Almeno hai fatto tante foto per poterti buttare ogni tanto nei ricordi?

TIA LORI ha detto...

Ciao Pollon cara!
Quando vuoi, vieni qui che ti strapazzo di abbracci!
Le foto? A parte quelle in pixel ho quelle in emozioni tutte stampate nella memoria e nel corazon.
Ciao cara.

Anonimo ha detto...

Grazie per il tuo commento molto riflessivo, interessante...triste. So quello che passi, anche a me manca il suono delle parole di mamma...ero in volo in cielo verso di lei quando seppi che era partita per il suo ultimo viaggio ed io non ho potute sentire il suono che mi diceva "ciao".
Un abbraccio e a presto.
Il cantastorie errante

24fotogrammi ha detto...

anche se con un ritardo pauroso non posso non commentare a questo post che parla della mia amata terra e del mio meno amato fagugno. Eh sì, in un'altra parte della puglia la faugna si dice il fagugno. Un mostro, come hai detto tu, un animale che arriva silenzioso e ti soffoca. Ma non ti lascia morire.

TIA LORI ha detto...

Cantastorie@ grazie a te, per la sensibilita' e la gentilezza. Non sempre raccolti in questo strano universo dei Blog. Un bacio al pensiero dolce della tua mamma...

TIA LORI ha detto...

Oh!Santa donna!Pensavo che il fagugno t'avesse stritolata nelle sue bollenti spire! Ah...non era il fagugno..?
Sorry!
;-)
Ciao cara, bentornata! Eh si', la tua terra e' veramente incantevole...

Anonimo ha detto...

Quanto amore e sensibilità traspare da questo post... Un caro saluto, Giulia

TIA LORI ha detto...

Ciao Giulia, grazie per le tue parole.
Sempre belle.

Anonimo ha detto...

Ciao, Loredana, ci sentiamo tra poco. Devo allontanarmi da casa per ancora una settimana o più. A presto
Gloria
www.dopodinoi.wordpress.com

TIA LORI ha detto...

Buone cose, Gloria. Ti aspetto e la Scatolina e' casa anche tua.
Baci