lunedì 19 dicembre 2011

SALVIAMO CASA MERINI



C'è una petizione, signore e signori, che va assolutamente sottoscritta. Non importa che vi piaccia la poetessa Ada Merini, oppure no. Il punto e' salvaguardare parte del nostro patrimonio, quello opera dell'intelletto, della Arte che ha caratterizzato il nostro essere un Paese di pensatori, di poeti, di scrittori, di luminari, di intellettuali, di cultori della Cultura in ogni suo aspetto.



Ada Merini, per chi la conosce è un'intoccabile icona della nostra letteratura piu' recente, le sue poesie spaccano il cuore, la realta', scardinando ogni luogo comune ed ogni rassicurante certezza. Per chi non la conosce e' una meravigliosa occasione di crescita.



Ma qui, ora, vogliamo salvare una casa. Quella che e' stata la casa di Ada Merini, con le scritte sui muri, che ora, qualcuno, vuole intonacare e rendere ... tabula rasa. Via! Spazzate via come molte cose di questa nostra Storia. (quelle scritte, nella foto...un po' della sua storia. A me si spezza il cuore pensando di passare una pennellata di bianco sopra! In qualunque altro Paese lo conserverebbero in una teca protetta!)



E se si e' stati in grado di dare un senso al bassorilievo bolzanino di "Mussolini a cavallo" di Piffrader, in un'ottica della salvaguardia proprio di quanto sopra, la nostra cultura artistica e le sue mille espressioni, sara' ancora piu' facile proteggere dall'indifferenza bianca di un anonimo intonaco la traccia tangibile, realista piu' che mai e quotidiana, del passaggio terreno di una grande e sconquassata mente, capace di profonde buissime paure e straordinari e limpidi voli angelici!



Diamoci da fare, dunque e cominciamo con firmare la petizione per salvare Casa Merini. E' un ottimo inizio. Solo un inizio, ma ottimo.



Grazie!









Questo il testo della petizione, a firma di Giulia Poletti (nipote di Ada Merini): "Purtroppo, mesi di attese e proposte, non hanno reso possibili i nostri sforzi e l'asportazione dell'intonaco della parete di Alda Merini è ormai alle porte. Il costo è molto alto e, il Comune di Milano non ha le disponibilità economiche per affrontare il tutto, oltretutto, i proprietari dell'appartamento, non faranno ulteriori proroghe e, il 15 gennaio, inizieranno i lavori di ristrutturazione dell'appartamento in cui Alda Merini ha vissuto e partorito le poesie che tutti noi conosciamo. Vi chiediamo un aiuto, non permettiamo che un pezzo di storia, nonché della cultura italiana venga abbattuto. Abbiamo pochi giorni per evitare questo scempio." (Giulia Poletti )

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