martedì 17 luglio 2007

Dedicato a chi se ne dimentica. Ma poi...


L'avevo scritta qualche mese fa, sul blog Buenaonda...Evidentemente il desiderio di volare non ha mai smesso di agitarmi il cuore...O le ali. (Quella finestra dell'androne di casa di tua nonna, Melanzina, me l'ha fatta tornare in mente, questa cosa qui. Grazie...)


"Ci sono momenti nella vita in cui vorrei prendere quelle ali che tengo nell'angolo giu' in cantina, assieme ai doposci Mammuth che non ho praticamente mai usato, vicino al borsone di abiti che non metto piu' ma che faccio fatica a dare 'ai poveri'..."Dove le ho messe...Ah! Eccole..."un po' impolverate, quelle ali. Da bianche che erano sono gialline qua e la', come le T-SHIRT che non uso piu' e che stanno piegate nel cassetto per anni e quando le vai a riprendere...Una bella riga gialla dall'ascella destra a quella sinistra e un'altra dal collo all'ombelico (lasciamo stare i casi di maglie piu' lunghe...). Un po' impolverate, da sembrare, le ali, in alcuni punti pure un po' grigioline...Mmazza quanta polvere...Ma da quanto non le uso? Una vita...E pensare che c'e' stato un momento in questa strana vita in cui le usavo tutti i giorni...T-U-T-T-I-I-G-I-O-R-N-I. Non riuscivo a farne a meno. Chi usava eroina, chi tonnellate di hashish, chi altre schifezze chimiche pericolosissime (mi ricordo il povero Eolo bruciato dall'lsd... "Cazzzoooooooo Quanti pianeti, satelliti...noi siamo in mille mooooondiiiii...." sussurrato, convinto e convincente...Salvo poi in qualche istante di lucidita' -o di follia, chissa..-legare una corda a quell'albero e farla finita...). Io usavo le ali. Me le sistemavo con un cinturone sulle spalle, al posto dello zaino (quando tagliavo da scuola!) o direttamente sotto lo zaino, quando ci andavo, a scuola, e cominciavo a correre...a correre...a correre....Fino a quando i piedi si staccavano da terra, il corpo riceveva una spinta verso l'alto che un po' mi faceva deglutire, le orecchie si tappavano per un po', e l'aria un pizzico piu' frizzante cominciava a fendere i capelli, lacrimare gli occhi e respirare con la bocca socchiusa! Aah che meraviglia pero’! La leggerezza del volo e del corpo si trasformava in un istante in una leggerezza dell’anima e semmai avessi avuto qualche mattoncino sullo stomaco da buttar giu’, in un attimo era scomparso. Polverizzato, assieme ai pensieri piu’ cupi, piu’ duri, piu’ ansiosi e astiosi.Che figata volare! Mi gustavo la mia cittadina dall’alto, vedevo le teste di tutti, da quelle di cazzo che stavano ad urlare ammezzo alla strada, a quelle col cappello dei vecchietti che giocavano a bocce, a quelle colorate dei bambini nel parco e delle madri sulle panchine a guardarli mentre chiacchieravano tra loro. Vedevo le auto, le cime degli alberi, che divertente era passare ammezzo al fumo dei comignoli! Quell’odore di gasolio bruciacchiato, o di legna, a seconda dei combustibili usati, sapeva di casa, comunque…Volare volare volare. “E volavo volavo felice piu’ in alto del sooole ed ancora piu’ suuuu!” no, io non volavo tanto in alto, ma quanto bastava per staccare i piedi da terra. Ero gia’ una bambina coi piedi per terra, fin da piccolissima. L’abitudine a fare tutt per bene, a fare contenti tutti, a ricordare a tutti che ero davvero brava, fare attenzione A-T-T-E-N-Z-I-O-N-E… Piedi per terra. Ali per volare. Erano il mio riscatto. Ancora oggi, se chiudo gli occhi io so volare. La strada, le cose, le case, le auto, le persone, tutto tutto scorre sotto di me ed io davvero so volare! Prova a farlo. Anche adesso, chiudi gli occhi, e no! Non “immagina di volare” ma VOLA DAVVERO! Scoprirai che il volo e’ dentro di te, che e’ sempre stato li’. Perche’ prima di stare lungo i fianchi, spesso stanche, le tue braccia erano ali, con lunghe piume bianche e mooorbidissssime. E PIE’ VELOCE eravamo tutti. Poi le scarpe, le costrizioni, fin da subito…E le ali? “Cazzo ti servono le ali?Devi camminare no? Devi stare coi piedi a terra. COI PIEDI A TERRA”. E le ali sono andate in cantina…Fanc stasera me le vado a riprendere. Lavero le piume ad una ad una. Le asciughero, le lascero’ tutta la notte fuori a prendere aria e rugiada di domattina…Vedrai come torneranno belle…Le mie ali. Non le ho mai dimenticate, perche’ c’e’ la musica della mia chitarra che me le ricorda spesso, ci sono le parole, che me le ricordano spesso, ci sono la magia e le luci del teatro, che me le ricordano spesso, ci sono gesti irripetibili d’amore (ripetibili ripetibili) che me le ricordano spesso, c’e’ Tanella che fa le fusa e si addormenta accanto a me, che me le ricorda spesso…E ci sono gli abbracci sinceri che me le ricordano spesso e un po’ assomigliano loro… Vado giu’ in cantina…Se guardo bene, sono certa c’e’ un paio pure per te..."

21 commenti:

pollon ha detto...

Sai, a volte ho l'impressione che sia chi ti sta intorno ad impedirti di usarle. Perchè non si accorgono che le mie sono rotte? Perchè la gente non sa ascoltare?
Anch'io sogno spesso di volare. È strano perchè soffro di vertigini ma la sensazione più bella è quella che provo in seggiovia quando vado a sciare...il vuoto sotto i piedi, quando non abbasso le protezioni. Wow! Mi fa sentire immensa, e forte.
Buona giornata cara sorella.

pollon ha detto...

Quindi le ali sono la libertà di essere se stessi? Senza paura del vuoto, o degli altri. La libertà di fare ciò che vuoi, ciò che ti fa stare meglio. Ciò che è tuo diritto: essere felice essendo te stesso, e non quello che gli altri vorrebbero tu fossi.
Vado a cercare le mie ali.

TIA LORI ha detto...

OH finalmente!
PS. Le ali hanno un particolare insito prodigio...Non si rompono mai!Si possono un po' sgualcire, impolverare, appesantire, sfoltire...ma rompere, no, mai, piccola Pollon!
"La liberta di fare cio' che ti fa star meglio.Cio' che e' un tuo diritto (essere felice)" e non essere cio' che gli altri vorrebbero tu fossi. Esattamente, perche' si finirebbe col credere di essere un risfesso degli altri e vivere una vita non nostra. Il prezzo pagato?La rinuncia.A qualcosa che non sapremo mai quanta gioia ci avrebbe potuto dare. E quindi...il rimpianto.
Vai a riprenderti le ali...Dai!

Anonimo ha detto...

melanzina si ricorderà di certo delle ali che abbiamo usato in un cortometraggio girato anni e anni fa. Ali che lei, melanzina, anzi meglio il suo personaggio ricuciva, rassettava perchè potessero essere usate ancora. Perchè le ali non si distruggono mai.

Anonimo ha detto...

eccomi qui. dopo tanto tempo ho ritrovato il www della scatolina. lo ammetto l'ho cercato dopo averlo cestinato con un click definitivo sul pc. ma ora per esserci chiedo a te il permesso.

TIA LORI ha detto...

Chi è che mi chiede permesso?
...la scatolina è un luogo di passaggio, libero.

Anonimo ha detto...

Certo che le ricordo...

Anonimo ha detto...

allora ogni tanto ti verrò a trovare e magari con un semplice saluto ed una intima condivisione spero potrai sentire che stai viaggiando in compagnia..anche di me

Anonimo ha detto...

Ali e bacchetta magica...ricordi quando spiegavamo voli dell'anima e con la nostra bacchetta tutto ci rendeva felici? anche una stupidaggine...le ho lasciate lì le mie ali, saranno ingiallite, non volo più.
Ti ho lasciato anche la bacchetta ma so che è l'incontro dei nostri spiriti che la fa funzionare...riportami a casa...

Anonimo ha detto...

SAM

TIA LORI ha detto...

Sam...Ricordo? Non è ricordare, quello vissuto con te. E' stata una "botola" che si è riaperta, quando pure pensavo non ci fosse neanche. E' stato un lasciar passare profumi colori suoni e mille risate incontri confronti che hanno cambiato la mia vita, che hanno ridipinto di colori la mia anima! E tu mi domandi se ricordo? Fa parte di me. Fai parte di me. Ogni giorno.
Sulla mensola un piccolo pianoforte. Sembra finto, ma nessuno piu' di me sa quanta musica c'e' li dentro.
Nel persempre.

TIA LORI ha detto...

Caro Anonimo che "ogni tanto mi verrai a trovare", non devi chiedere permesso, come già ti ho detto, ma una cosa te la chiedo...Un segno di riconoscimento, affinche' possa sentire anche la tua compagnia, senza confonderla con altri.
Buon viaggio anche a te.

Anonimo ha detto...

Anch'io ogni tanto passo per di qua, apro la scatolina e provo a vedere se quel giorno parla anche per me...
Le ali sono i miei pensieri, il modo in cui traduco il mondo: vivo, come tutti, in modo apparentemente normale ma, nella mia testa, ogni viso, voce, giorno ha mille altri significati, percorsi complicati in cui perdersi, spesso per ore, e forse sono un po' matta ma anche io ho sempre dovuto dimostrare di avere i piedi per terra e ci riesco; ma lì, dove nessuno può entrare, nella mia testa, vado, volo, viaggio lontano, lontano...
Grazie scatolina, da te, ogni tanto ,i miei pensieri diventano parole

TIA LORI ha detto...

Grazie a te, Anonino, per aver aggiunto un "pezzo" in questo posticino. Le tue parole,prima ancora i tuoi pensieri.
Grazie.
Buon viaggio anche a te...

Anonimo ha detto...

Insieme in un volo. Ecco cosa vorrei.
Sfiorare le tue ali. E vedere che si prova.

Anonimo ha detto...

mi hai ricordato che da bambina ero in volo perpetuo: la disperazione della mia maestra..Susanna..a terra! smettila di volare! io volavo davvero....quando partivo per le mie tangenti dalla terza fila, cominciavano a sollevarsi le braccia e cominciavo a rullare..ed ero in estasi..
Leggenda vuole che ora della quinta avessi attaccato la mania del volo anche a due o tre compagne..
Poi, col tempo, ho dovuto smontare le ali, contenermi, comprimermi.una donna adulta non fa queste cose..
Ma ogni tanto mi scappa..scappan via..e mi ritrovo a rullare..così da sola, ferma in un corridoio, seduta su una sedia, pronta a partire, sognare sulla mia pista di decollo.Anche se sono più vecchia, disillusa, arrabbiata..INGABBIATA!
grazie per avermi ricordato di quelle ali :-)

TIA LORI ha detto...

Mi hai fatto sorridere, Kosh. Sembra un dispetto alla seriosità dell'essere adulti quel "rullare" di ali che ogni tanto scappa dal controllo...Che meraviglia!Che bello ritrovarsi a volare.
Sono contenta della tua incursione...magari volando!

Anonimo ha detto...

per volare devi dare tanto tanto tanto da mangiare in pasto alla tua ragione. sfamare il tuo bisogno di ordine, razionalità, rigorosità e precisione.
le ali non le devi vedere, le devi sentire schiudersi nel tuo petto come senti aprirsi un mano tenuta a lungo serrata. sono collegate al tuo corpo tramite carne e sangue, tendini e nervi. come nel video degli afterhours... ;)
non sono in cantina, è più probabile che siano sulle tue spalle e tu le abbia dimenticate e le cerchi in cantina, quando ti basterebbe schiuderle.
pensa con affetto a qualcuno che non vedi da tempo, e ti si aprirà il cuore

TIA LORI ha detto...

Chris...So che è così. Ora sto facendo esercizio. Sento le ali ma...ho le vertigini!
E una certa forza di gravita' che stento a superare...
Resta quanto vuoi da queste parti, mi fa piacere.

Anonimo ha detto...

Sono ancora qui. Torno in questa scatolina e scopro un volo.
Lo sogno il volo. E' tra i miei desideri.
Un giorno, spero, te lo voglio raccontare, un battito d'ali dopo l'altro.

TIA LORI ha detto...

Ti aspetto. Fatti riconoscere, pero'.