lunedì 18 giugno 2007

Mi piace crederlo.

«Per il debole la difficoltà è una porta chiusa. Per il forte è una porta che aspetta di essere aperta.»
Almafuerte (1854 - 1917), educatore e poeta argentino

Le difficoltà impediscono a chi è debole di progredire. Per i forti esse sono opportunità di aprirsi a uno splendente futuro. L’atteggiamento e la determinazione decidono l’evolversi delle circostanze. Ciò che più conta è il nostro cuore.
D.Ikeda (Giorno per Giorno, 16/06)

Mi piace crederci, una sfida silenziosa tra me e la mia vita, che mi mette davanti, ogni volta, qualcosa di nuovo, quasi volesse veder come mi preparo, come agisco, come reagisco. Un'amica, la vita. Da trattare con coraggio.
Mi piace crederci, anche se non ' sempre facile. Ma quando non lo è...per fortuna ci sono amiche che sostengono il mio cuore, i miei sensi, i pensieri e pure le mie ipocondrie!
Buongiorno!

17 commenti:

pollon ha detto...

A volte le difficoltà fanno diventare forti i deboli...basta affrontarle, in un modo o nell'altro. Quello che conta è l'intenzione, volerlo fare...poi i risultati arrivano! E lo dice una persona che ha sempre avuto la lacrima facile...

Anonimo ha detto...

Un tempo le difficoltà mi facevano paura. Poi, ho imparato ad accoglierle e ad apprezzarle. Si, perchè credo che dopo una, due, tre... difficoltà, la tua persona ne esca decisamente più matura. Più profonda, senza ombra di dubbio più in grado di apprezare la vita. Credo, e me ne rendo conto, almeno parlando di quello che succede a me, che avere delle difficoltà ti faccia in qualche modo essere partecipe al tavolo delle persone che sanno cosa voglia dire una lacrima, un emozione, un sorriso e una vittoria. Certo, anche l'amerezza di una sconfitta Ecco, grazie alle difficoltà piccole o grandi che siano, mi sento più "ricco".
Beddamatrix

TIA LORI ha detto...

E che dire della possibilità che l'affrontare ogni volta delle difficoltà, che indubbiamente ci fortifica, non sia anche responsabile di una certa "perdita" di spensieratezza, di entusiasmo...Quasi che le asprezze della vita ci restituiscano si' una corazza, ma pure vogliano in cambio un po' di...fiducia?

Ehi, Pollon, la lacrima per me e' un'espressione di coraggio enorme. Mostrare la propria fragilita' e' un atto di fiducia bellissimo.

TIA LORI ha detto...

Concordo, Matrix, sulla ricchezza. Mi resta quel dubbio sulla capacita' di non perdere l'entusiasmo. Ci sono avvenimenti nella nostra vita che graffiano il cuore e nulla mai sembra piu' tornare come prima...
Ma forse anche in quelle circostanze si scoprono ricchezze altre...
Ci pensero'.
Un bacio.

pollon ha detto...

Ma quando diventa un'abitudine non è più coraggio...forse è solo disperazione. Io ora guardo alle difficoltà che ho avuto con più tranquillità...il segno resta inevitabilmente ma col tempo diventa tutto più lontano e piccolo, ci si concentra su altro e forse si ritrova un po'di entusiasmo. Ovviamente parlo per me, ma potrebbe valere anche per molti altri...lo spero!

Anonimo ha detto...

Non amo le sfide, non le ho mai amate. Non mi piace la competizione. Credo nel lavoro, nella fatica di costruire. Le difficoltà non risvegliano in me l'orgoglio di chi combatte, ma la pazienza dell'operaio che si rimbocca le maniche. E sì, in alcuni casi mi hanno tolto la gioia e l'entusiasmo che, con il tempo, sono rientrati in forma di spassionata auto-ironia. Mi sento un po' più forte e un po' più cinica, ma di un cinismo ottimista e costruttivo. Allegro.

TIA LORI ha detto...

Eccolo li'! Era questo...Quel cinismo "allegro", che non da' terreno alla disperazione ma pure sottrae qualcosa all'incanto...
Allegro...Mi piace pero'.

Anonimo ha detto...

sul diario, da sempre una frase: forte non è colui che non cade mai. Forte è colui che cade e, ogni volta, si rialza.
Con o senza l'aiuto delgli amici. Con, è meglio!! :-)

TIA LORI ha detto...

Con gli amici e' davvero molto molto meglio!
;-)

Pollon: piangere per abitudine, intendi? Non pensi che a volte cio' che sembra abitudine non sia un modo di esprimere qualcosa che non ha trovato altre strade? Tu ci sei riuscita...

pollon ha detto...

Può essere...sei la prima che me lo fa notare, grazie! E ora se mi capiterà di piangere proverò meno vergogna :-)
Un beso

TIA LORI ha detto...

Non è merito mio...Sono la tua fiducia ;-)
Un bacio anche a te.

Anonimo ha detto...

Non so che dire ... beh dirai allora perchè scrivi ^_^?
In realtà so cosa vorrei dire ma il pensiero ancora non si è formato completamente e mi sembra di ammirare un ombra di ciò che realmente so...
Ti lascio uno spunto .... quante sono le difficoltà che diventano tali proprio perchè siamo noi a renderle tali?
per quanto mi riguarda sono molte, forse la stragrande maggioranza.
Arriverà il giorno in cui i problemi avranno il loro aspetto e non più quello che il mio subconscio gli vuole assegnare.
Un santone disse che "la paura è un campanello che ci avverte di un pericolo, ma non ci diffida dall'affrontarlo" ... prima o poi lo capirà anche la mia anima.
Un abbraccio Bizio

TIA LORI ha detto...

Io ho sempre paura della paura. Quando cio' che temo capita...non ho piu nulla di cui temere. E' un po' come quando mi sono trovata sull'aereo. Prima: un piombo nel cuore. Sull'aereo? Guardavo il panorama da un punto dove ero stata mai...Anche sulla funivia, mai viste altrimenti le cime degli abeti, o le volpi rosse dall'alto, indisturbata...
Ho paura. QUando il mio cuore trema per qualcosa che ancora non controllo, perche' non lo conosco.
"Arriverà il giorno in cui i problemi avranno il loro aspetto e non più quello che il mio subconscio gli vuole assegnare"...gia'. E quel giorno, ogni volta, il problema non e' piu'.
Oggi sono triste.

pollon ha detto...

Nooo! Sei triste...che brutto sapere che qualcuno è triste! È come quando il cielo è grigio e sta per piovere.Magari c'è un rimedio... :-)

"Batti le ali,
muovi le antenne,
dammi le tue zampine
vola di qua e vola di la...
è la canzone della felicità!
Bo bom bo bom
Se sei triste,
ti manca l'allegria,
caccia fuori la malinconia,
vieni con me,
ti insegnerò
la canzone della felicità!
Bo bom bo bom"

TIA LORI ha detto...

;-) Sei dolce.
Grazie. E hai ragione, c'e' sempre un rimedio alla tristezza e la tua canzone della felicita' e' un bel regalo.
Un bacio.

aon ha detto...

che tristezza il tuo silenzio
forse però è inevitabile

TIA LORI ha detto...

Aon, come Noa?
Riprendero', i silenzi non durano mai troppo.
Anzi, come vedi l'ho gia' interrotto...
A presto.